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Crediti ECM: cosa succede se non si è in regola

Il triennio formativo ECM in corso (2020-2022) si concluderà il 31 dicembre. Entro quella data, i professionisti che operano nel settore della sanità pubblica e privata dovranno acquisire obbligatoriamente i crediti formativi previsti dalla normativa sull’Educazione Continua in Medicina, per evitare di incorrere in sanzioni e provvedimenti disciplinari.

Cos’è l’Educazione Continua in Medicina (ECM)

Il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) è uno strumento nato nel 2002 per garantire e organizzare la formazione continua dei professionisti sanitari. 

Sebbene nel corso degli anni il sistema abbia subito delle modifiche, ad esempio rispetto al numero di crediti da conseguire (annualmente o per triennio) e alle modalità riconosciute per il conseguimento, l’obiettivo centrale dell’educazione continua rimane quello di assicurare che i servizi erogati dai professionisti della sanità siano costantemente aggiornati e perfezionati, in linea con le normative vigenti e lo stato dell’arte.

Attualmente, il programma di Educazione Continua in Medicina è strutturato in trienni formativi, nel corso dei quali i professionisti sono chiamati a conseguire, senza limiti minimi o massimi annuali, un numero totale di 150 crediti, attraverso la partecipazione a eventi residenziali (seminari, workshop, convegni), di formazione a distanza (e-learning, corsi di autoformazione, audio-libri) o con la formazione sul campo. 

Quanti sono i crediti ECM da conseguire

Per il triennio in corso, è stato previsto un bonus fino a 50 crediti (un terzo dell’obbligo formativo, da calcolare al netto di ulteriori sconti) per tutti gli operatori che abbiano continuato a svolgere la propria attività durante l’emergenza sanitaria del COVID-19: in questo caso, infatti, i crediti si intendono automaticamente maturati in quanto acquisiti tramite formazione sul campo.

Un ulteriore bonus di 30 crediti è attribuito a coloro che nello scorso triennio (2017-2019) hanno conseguito nei tempi previsti tutti i crediti formativi obbligatori.

Infine, è previsto uno sconto di massimo 50 crediti per gli operatori che compilano un dossier formativo individuale o di gruppo (con alcune differenze), così distribuiti: fino a 30 crediti nel triennio corrente e fino a 20 crediti nel prossimo triennio.

Per un professionista che abbia continuato ad operare durante l’emergenza sanitaria, che abbia maturato tutti i crediti formativi per il triennio 2017-2019 e abbia compilato un dossier formativo in linea con i requisiti previsti dalla normativa, i crediti da conseguire entro il 31 dicembre 2022 per essere in regola con gli obblighi formativi del triennio in corso sarebbero, quindi, 60.

Quali sono le conseguenze per chi non è in regola

In questi giorni, il Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie) sta provvedendo alla compilazione e all’invio di lettere destinate agli Ordini Professionali per comunicare i nominativi degli operatori che non hanno ancora assolto l’obbligo di formazione. 

Chi risulterà non in regola alla scadenza del 31 dicembre 2022 potrà incorrere in sanzioni disciplinari che vanno “dall’avvertimento alla censura, fino a situazioni ancora più gravi”, come riportato dal presidente del Consorzio e segretario FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) Roberto Monaco. 

Non bisogna dimenticare infatti che, a partire dal triennio formativo 2023-2025, gli operatori sanitari che non avranno conseguito almeno il 70% dei crediti ECM previsti dall’obbligo formativo individuale del triennio precedente si vedranno negata la copertura assicurativa delle polizze per la responsabilità civile verso terzi e per la responsabilità civile verso prestatori d’opera (Art. 38-bis. Disposizioni in materia di formazione continua in medicina), obbligatorie sia per lo svolgimento della propria attività in strutture sanitarie (pubbliche o private) sia per l’esercizio della libera professione. Nei casi più gravi di inadempienza, quindi, gli operatori sanitari che non risulteranno in regola con i requisiti previsti dalla normativa possono rischiare anche la sospensione.

Inoltre, il presidente del Co.Ge.A.P.S. ha specificato che, a differenza dei trienni passati, non saranno previste ulteriori proroghe e che il 31 dicembre 2022 sarà il termine ultimo per maturare i crediti formativi obbligatori.

Per approfondire

Sulla piattaforma online IGEA CPS sono disponibili numerose pagine di approfondimento sull’Educazione Continua in Medicina e sul suo funzionamento.

La pagina Domande Frequenti sul Sistema ECM (Educazione Continua in Medicina) presenta tutte le risposte alle domande più comuni poste da operatori sanitari, professionisti o studenti, e la pagina Crediti ECM: Chi li deve ottenere? include l’elenco di tutte le categorie professionali sottoposte all’obbligo formativo triennale e i casi di esonero (es: il personale sanitario che frequenta corsi di formazione post-base propri della categoria di appartenenza).

Il ruolo degli Ordini Professionali e delle Federazioni Nazionali nel programma ECM è illustrato nel dettaglio nella pagina Le Professioni Sanitarie e l’obbligo di formazione continua in Medicina, mentre la pagina La Formazione Continua in Medicina – E.C.M. e il Dossier formativo tratta l’importanza del Dossier formativo, strumento di pianificazione e programmazione della Formazione Continua in Medicina dei professionisti sanitari.

Le pagine Enti di riferimento per i crediti ECM: il Co.Ge.APS e Enti di riferimento per i crediti ECM: l’Age.Na.S. presentano i due principali enti di riferimento per la gestione dei crediti ECM.

Infine, ricordiamo che tutti i nostri corsi sono validi per il conseguimento dei crediti ECM e disponibili sul presente sito alle pagine:

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