L’Ateneo Cattaneo di Castellanza in collaborazione con la Cooperativa sociale Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio hanno pubblicato un progetto che intende sviluppare, verificare e pubblicizzare sistemi e strumenti tecnologici in favore di soggetti con disabilità. L’investimento, come affermato da Domenico Pietrantonio, presidente della Cooperativa, ha come intento quello di migliorare il livello di autonomia di ogni persona che presenti una condizione di fragilità di qualsiasi livello fino ad aspirare, nel tempo, in un completo stato di indipendenza motoria e sociale. Il progetto nasce sul principio di “centralità della persona” secondo il quale ogni essere vivente è unico, irripetibile considerato nella sua globalità e presente all’interno di una collettività con pari risorse, talenti e capacitprogetto sulla disabilità gli enti
Il progetto sulla disabilità: i partecipanti
Tra i rappresentanti che hanno aderito con enfasi all’iniziativa c’è Giacomo Borghi, responsabile delle aree residenziali e diurne della cooperativa Soliedarità e Servizi di Busto Arsizio che rinconosce nella scienza interdisciplinare della domotica, la chiave di svolta per la popolazione più fragile che potrà utilizzare la tecnologia per migliorare la qualità della vita e vivere una vita di qualità. Finanziato dalla Confcooperative Insubria, il progetto ha richiesto l’attenzione e la collaborazione dell’Ateneo e la cooperativa che, da sempre è impegnata nella stesura e messa in pratica di progetti educativi individualizzati in favore di soggetti con disabilità.
Tra gli Enti coinvolti nell’iniziativa vi è la Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC e l’i-FAB dell’università Cattaneo, ovvero la fabbrica modello Lean e Industry 4.0 creata all’interno dell’Ateneo per sviluppare e sperimentare diverse tecnologie e toccare con mano i diversi pilastri dell’attuale quarta rivoluzione industriale.
Per il progetto è stato stanziato un assegno di ricerca pari a 25 mila euro. Il professore Ordinario di Impianti Industriali Meccanici della LIUC – Università Cattaneo e referente dell’iniziativa, Tommaso Rossi, esprime il suo orgoglio e gratitudine nel rappresentare l’Ateneo all’interno del progetto e ricnosce un grande valore che l’i-FAB dell’Università Cattaneo, definita la fabbrica simulata 4.0, potrà dare ai fini della ricerca e della formazione.
Si evince pertanto che gli effetti dell’iniziativa avverranno su più fronti: il progetto renderà noto l’intervento e il lavoro che caratterizza la scienza delle domotica e chi ne aderisce, permetterà di sperimentare e sviluppare soluzioni tecnologiche alternative per promuovere l’autonomia dei singoli e offrirà un’occasione di crescita professionale a tutte le figure e i laureati dell’Ateneo di Castellanza che scelgono la carriera accademica.
Per approfondire:
SEMINARIO GRATUITO ONLINE: Disabilità – dal modello Biomedico al modello Biopsicosociale
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