Medicina funzionale: prevenzione e trattamento in caso di CoViD-19

Nelle indicazioni per la gestione clinica dei soggetti asintomatici o paucisintomatici affetti da CoViD-19, si fa riferimento, soprattutto, ad “appropriata idratazione e nutrizione”, quindi la terapia nutrizionale e i nutraceutici, che possono essere assunti attraverso la dieta e l’integrazione con supplementi alimentari e sono indispensabili per una corretta gestione della patologia in esame.

Poiché il SARS-CoV-2 è un virus che interagisce e altera il microbiota intestinale e polmonare, la validità dell’approccio nutrizionale per la prevenzione e la terapia durante la fase d’infezione virale acuta è raccomandata. Un coronavirus come SARS-CoV-2 può essere mortale a causa della sua capacità di stimolare una parte della risposta immunitaria innata chiamata inflammasoma, che può causare il rilascio incontrollato di citochine pro-infiammatorie, portando ad una tempesta di citochinica e a un grave, a volte irreversibile, danno all’epitelio respiratorio.

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È stato dimostrato da studi recenti che il virus SARS-CoV-2 attiva l’inflammasoma NLRP3 (Gli inflammasomi sono oligomeri multiproteici citosolici del sistema immunitario innato, responsabili dell’attivazione delle risposte infiammatorie). L’attivazione e l’assemblaggio dell’inflammasoma promuove la scissione proteolitica, la maturazione e la secrezione delle citochine pro-infiammatorie interleuchina 1β (IL-1β) e interleuchina 18 (IL-18).

Si osserva che resveratrolo, curcumina, epigallocatechina gallato e quercetina sono potenti inibitori della produzione di IL-1beta mediata dall’inflammasoma NLRP3, che agiscono tipicamente in più di un elemento delle vie coinvolte. Tuttavia, va notato che questi polifenoli hanno un effetto biologico ancora più ampio, poiché influenzano una varietà di vie di segnalazione. Tali polifenoli modulano la regolazione di NF-kB, utile per contrastare l’iperinfiammazione da CoViD-19.

Gli studi confermano, inoltre, la capacità dei composti bioattivi vegetali di inibire la proteasi principale attivata dal SARS-CoV-2 (Mpro), necessaria per la replicazione virale.

C ‘è molto interesse intorno alla recente identificazione di Mpro, quale potenziale bersaglio attuale di farmaci. Caempferolo, quercetina, luteolina-7-glucoside, demetossicurcumina, naringenina, apigenina-7glucoside, oleuropeina, curcumina, catechina ed epicatechina-gallato sono stati identificati come i composti naturali con il miglior potenziale per agire come inibitori di CoViD-19 Mpro.

Focus su Oli Essenziali e Fitocomplessi: efficaci rimedi anitinfettivi

Nelle piante medicinali e aromatiche i componenti con proprietà antimicrobica sono sintetizzati per proteggerli da patogeni di varia natura, ecco perché le proprietà degli oli essenziali dipendono dal tipo di composti chimici caratterizzanti.

Questi composti vengono secreti attraverso una serie di interazioni molecolari in specifiche condizioni di stress biotico/abiotico. Ognuno di essi può esibire un diverso meccanismo d’azione contro virus e batteri. Nel complesso, il meccanismo di azione antibatterica, è mediato da una serie di reazioni biochimiche nella cellula del battere stesso.

Inoltre, l’attività antibatterica degli oli essenziali, differisce anche in base alla diversa architettura batterica, come i batteri Gram-positivi e Gram-negativi che differiscono nella composizione della membrana cellulare. Dal punto di vista del meccanismo, le probabili azioni esercitate dai composti presenti negli oli essenziali sui batteri sono: la degradazione della parete cellulare, il danno alla membrana citoplasmatica, il danno alle proteine di membrana, la fuoriuscita del contenuto della cellula, la coagulazione del citoplasma.

I benefici degli oli essenziali verso l’infezione da SARS-CoV-2 sono stati dimostrati da diversi studi: gli scienziati hanno testato l’effetto antivirale di un ampio spettro di oli essenziali nei confronti del SARS-CoV-1, che potrebbero essere ugualmente attivi per via inalatoria e per suffumigi anche per il SARS-CoV-2.

Sulla base delle ricerche svolte per il SARS-CoV-2 sono suggeriti in particolare gli oli essenziali di geranio e limone e i loro composti principali, citronellolo, geraniolo, limonene, linalolo e acetato di nerile, in quanto sono in grado di sotto-regolare l’espressione di ACE2 nelle cellule epiteliali, bloccando così l’ingresso del virus nelle cellule ospiti e, infine, prevenendo l’infezione virale.

Altri oli essenziali sono quelli contenuti nell’eucalipto (Eucalyptus globulus), quali il jensenone/ 1,8-cineolo (eucaliptolo) per la potenziale attività contro la proteinasi del SARS-CoV-2. Sono stati condotti vari studi in vitro ed ex vivo per studiare gli effetti degli oli di eucalipto e dei trattamenti con eucaliptolo sui monociti e sul reclutamento dei macrofagi in risposta all’infiammazione e alle infezioni polmonari. I dati di questi studi dimostrano spiccate proprietà immunomodulatorie sia dell’olio di eucalipto che del suo ingrediente attivo, cioè l’eucaliptolo.

Entrambi i trattamenti hanno ridotto il rilascio di citochine pro-infiammatorie da monociti e macrofagi, senza modificare le loro proprietà fagocitiche. L’eucaliptolo è anche noto per avere proprietà mucolitiche e broncodilatatorie. È interessante notare che l’olio di eucalipto ha anche dimostrato di avere proprietà disinfettanti e di inibire la crescita di virus su vari utensili e dispositivi di filtraggio.

Complessivamente, i dati degli studi preclinici e clinici supportano il promettente potenziale terapeutico dell’olio di eucalipto e del suo costituente attivo, ovvero l’eucaliptolo nella prevenzione e nel trattamento della CoViD-19.

L’aglio è stato usato per secoli come farmaco per trattare il raffreddore, l’influenza e altri tipi di infezioni. L’olio di aglio è stato analizzato chimicamente con il metodo GCMS e sono stati identificati 18 composti, di cui il disolfuro di allile (28,4%), trisolfuro di allile (22,8%), disolfuro di allile (E) -1- propenile (8,2%), metile di allil-trisolfuro (6,7%) e il diallil tetrasolfuro (6,5%) sono stati identificati come i principali costituenti dell’olio essenziale di aglio. Sono stati studiati 17 composti per l’attività contro la proteina ACE2 e la proteasi principale virale (Mpro/6LU7) del SARS-CoV-2.

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di Susanna Maggione

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