- CORSI ECM

Entro il 31 dicembre 2022 tutti i professionisti della salute dovranno completare il ciclo formativo ECM relativo al triennio 2020/2022.

Il triennio 2020-22 in chiusura ha visto non solo la possibilità di recuperare nel 2021 eventuali debiti formativi relativi ai trienni precedenti, ma anche lo sconto di 50 crediti ECM previsto in seguito all’emergenza Covid-19.

Nuovo triennio e sanzioni

Nel nuovo triennio 2023-25 è prevista l’introduzione delle sanzioni per i professionisti sanitari non in regola con l’aggiornamento obbligatorio ECM: il Co.Ge.A.P.S. ha inviato agli Ordini professionali una lettera allo scopo di fornire una fotografia degli iscritti non in regola per i trienni 2014-16 e 2017-19.

La regolarità del triennio 2020-22 in chiusura sarà verificata non prima di giugno 2023: per ulteriori dettagli leggi QUI.

Il presidente del Co.Ge.A.P.S. Roberto Monaco ha chiarito la lettera è stata inviata al fine di offrire la possibilità a tutti gli Ordini professionali di valutare la situazione e decidere autonomamente come agire nei confronti dei professionisti inadempienti.

Per i professionisti sanitari non in regola con l’obbligo ECM sono previste sanzioni che vanno dall’avvertimento, alla censura fino alla sospensione; le sanzioni saranno definite di comune accordo da tutte le federazioni degli Ordini.

Chi controlla la regolarità della formazione ECM

La funzione di controllo della formazione obbligatoria ECM è a carico delle segreterie degli Ordini professionali: gli Ordini sono tenuti a verificare se i propri iscritti siano in regola con la formazione ECM. L’eventuale omissione di vigilanza da parte degli Ordini si configurerebbe come un reato di omissione di atti d’ufficio.

Quali sono le conseguenze in caso di non raggiungimento dell’obbligo ECM previsto?

I professionisti sanitari non in regola al 31 dicembre 2022 con la formazione ECM obbligatoria rischiano come prima cosa una sanzione disciplinare da parte dell’Ordine di appartenenza.

Le strutture sanitarie che hanno dipendenti non in regola con l’obbligo ECM rischiano il mancato rinnovo dell’accreditamento al Sistema Sanitario Nazionale.

I professionisti sanitari non in regola con la formazione ECM avranno sicuramente altri problemi, come:

Aumento dei premi assicurativi
Mancato risarcimento assicurativo nell’eventualità di una causa di risarcimento

Introduzione della sospensione della copertura assicurativa

Dal prossimo triennio 2023-25 c’è il rischio di mancata copertura assicurativa, per chi non ha assolto ad almeno il 70% dei crediti Ecm previsti, come prevede l’articolo 38 bis, del DL n. 152/2021, che specifica: “a decorrere dal triennio formativo 2023-2025, l’efficacia delle polizze assicurative di cui all’articolo 10 della legge 8 marzo 2017, n. 24, è condizionata all’assolvimento in misura non inferiore al 70 per cento dell’obbligo formativo individuale dell’ultimo triennio utile in materia di formazione continua in medicina“.

Formazione di qualità

Fondamentale, come ricorda lo stesso presidente del Co.Ge.A.P.S. Roberto Monaco, resta la formazione di qualità: “Al di là del discorso sanzionatorio, che è previsto per legge e va deciso insieme da tutte le Federazioni, la cosa importante è che il professionista sanitario abbia una buona formazione. Non ci interessa punire le persone, ma che possano dare prestazioni adeguate e di alto valore ai nostri cittadini”

IGEA è Provider Nazionale ECM e in quanto tale mette a disposizione di tutti i professionisti sanitari numerosi corsi ECM, gratuiti e a pagamento, alcuni facilmente sostenibili in questi ultimi due giorni di tempo per mettersi in regola con l’obbligo ECM